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La Cina e l’Europa dominano il mercato delle stazioni base

Oct 04, 2023Oct 04, 2023

Si prevede che i fornitori cinesi ed europei di apparecchiature per stazioni base manterranno una quota di mercato globale superiore al 70% nel 2021, afferma TrendForce.

I primi tre fornitori (insieme alle rispettive quote di mercato) sono: Huawei (30%), Ericsson (23%) e Nokia (20%).

È interessante notare che, nonostante Huawei sia ancora bandita dal governo americano, l'azienda riesce comunque a dominare i suoi concorrenti in termini di quote di mercato grazie ai vantaggi in termini di costi dei suoi prodotti e all'enorme domanda del mercato interno cinese.

Va sottolineato che Samsung ha beneficiato allo stesso modo dei suoi costi relativamente bassi e degli sforzi di commercializzazione del 5G di successo, che hanno entrambi contribuito a spingere la sua quota di mercato quest’anno al 12,5% e ad assicurarsi il quarto posto nella classifica globale.

Samsung non solo fornisce componenti per stazioni base ai tre maggiori operatori di rete mobile in Corea, ma sta anche collaborando con operatori negli Stati Uniti (tra cui AT&T, Sprint e Verizon) e ha stabilito accordi di fornitura con NTT DoCoMo in Giappone.

D'altro canto il fornitore giapponese NEC ha ricevuto quest'anno per la prima volta ordini all'estero dalla rete mobile britannica Vodafone.

Anche la giapponese Fujitsu è stata scelta dal governo britannico come fornitore alternativo di apparecchiature per stazioni base 5G al posto di Huawei.

TrendForce indica che la proliferazione dell’apprendimento a distanza e delle applicazioni WFH ha comportato un massiccio aumento del 40% del consumo medio di larghezza di banda della rete globale mentre il mondo lavora per tenere la pandemia sotto controllo.

Pertanto, la rete 5G è in grado di soddisfare l’attuale domanda del mercato grazie alla sua elevata larghezza di banda e alle caratteristiche di bassa latenza.

Inoltre, poiché la domanda commerciale 5G aumenta in vari paesi, la GSA (Global mobile Suppliers Association) ha annunciato che "il numero di dispositivi 5G annunciati ha superato 800 per la prima volta e ora ammonta a 822 dispositivi 5G annunciati".

Questi prodotti, che includono applicazioni sia consumer che aziendali, sono stati rilasciati in risposta alla domanda di connessioni di rete più veloci e convenienti per un'ampia gamma di applicazioni. In sintesi, tutti i fattori sopra menzionati sono fattori trainanti dell’aumento della costruzione di stazioni base 5G in tutto il mondo.

Huawei e ZTE non sono più in grado di acquisire componenti front-end chiave RF da fornitori statunitensi, spingendo così Huawei a spostare la propria attività di infrastrutture di stazioni base verso il mercato interno cinese.

Alla fine del 2020, il numero di utenti 5G in Cina ha superato i 160 milioni, che rappresentano circa l’89% del totale globale.

A luglio 2021, i tre maggiori operatori di rete mobile in Cina, tra cui China Mobile, China Unicom e China Telecom, hanno installato 916.000 stazioni base 5G a livello nazionale, che rappresentano il 70% del totale globale.

Questo è stato fondamentale per la leadership di Huawei nel mercato delle stazioni base per quasi due anni.

David Manners